lunedì 3 ottobre 2011

C'è una nuova strada a M. dietro la collina, ma è come se fosse lì da sempre. Io non ci ero mai passato in autobus, eppure adesso ci passa uno snodabile, nonostante la strada sia piena di curve, di salite impervie e sia stretta tra due rive trattenute da muretti in pietra e mattoni. La pavimentazione risale agli antichi romani. Plausibile. Ma è in così ottimo stato che per lo meno devono averla restaurata. Così mi spiego anche il fatto che non conoscevo quella strada, perché forse prima era molto diversa. Mi alzo e mi preparo a scendere alla fermata successiva, come altri passeggeri. L'autobus però si allontana dalla collina e continua verso paesi ignoti, pur essendo una linea locale. Io non so nemmeno dove dovrebbe essere la mia fermata, pensavo che coincidesse con il capolinea. Eppure ora ci siamo immessi su una strada provinciale dritta e trafficata, a destra ci sono i campi, a sinistra inizia una cittadina di ville e villette di secoli passati, cintata da un canale. È tutto molto bello, ma sconosciuto, e l'autobus non accenna a fermarsi.

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