martedì 26 aprile 2011

Piscina. L'intera struttura è strana, molto strana. Sembra quasi che l'acqua sia inclinata, ma non esce dalla vasca. Anche il tetto è obliquo, il che complica la percezione delle cose. Io sono in una delle corsie centrali e nuoto così così per tutta una vasca, arrivo in fondo, e ritorno nuotando un'altra vasca abbastanza bene, e in ogni caso meglio di quanto abbia mai fatto. Mi fermo a parlare con un partecipante del corso e poi con C, l'istruttrice, e le chiedo se mi ha visto finire la vasca tutta intera, ma mi risponde che no, era distratta... A quel punto il livello della piscina inizia a calare e molto rapidamente la vasca si svuota. C inizia a correre e prodigarsi per capirne il motivo e riempire la vasca. L'acqua inizia a tornare, ma rimane poco più che un velo sul fondo della piscina. Io noto di nuovo che un'estremità della piscina è più alta dell'altra e mi domando come faccia l'acqua a stare normalmente inclinata. Ne parlo con C e insieme proviamo a formulare alcune ipotesi, sdraiati sul bordo, in accappatoio da karate.
Piscina. La corsia è larga metà di una corsia vera e l'acqua così bassa che nuotare a stile è scomodo perché si tocca il fondo con le mani. L'istruttore è distratto e non si cura molto di noi del corso. Quando mi avvicino ci mettiamo a parlare di donne.

lunedì 25 aprile 2011

Piscina - 2a Parte. Sono nei corridoi che portano a spogliatoi e uffici e non trovo quello che cerco perché probabilmente ho dimenticato quello che cerco. Il corridoio sul retro si apre in un vasto complesso sportivo dal carattere molto Olimpico, perché sembrano esserci tribune e palazzetti dello sport, lunghi colonnati e statue di età classica. Io faccio parte di una squadra di nuoto, forse nazionale, senza sapere perché, considerato che ancora non ho finito il corso per principianti. Le gare di nuoto inizieranno nel pomeriggio e io non so ancora cosa devo fare e non ricordo dove ho messo lo zaino. La mia principale preoccupazione però è verificare che la piscina non sia profonda e che si tocchi per tutta la sua lunghezza. Perché la gara la posso anche fare, ma se non si tocca e io mi fermo a metà che figura ci faccio?
Gli spalti intorno alla piscina iniziano a riempirsi di gente. Io pensavo di avere un posto privilegiato lì davanti, invece non trovo più nemmeno la mia squadra. In compenso trovo il mio zaino e sono contento di trovarci le pinne e la maschera da sub.
Piscina. Frequento un corso di nuoto di livello avanzato: "Tecniche di salvataggio in mare aperto". Non credo di essere in grado, considerato che provengo dal corso "Principianti" che non è ancora terminato. C'è una piccola vasca quadrata sopraelevata, come un ring di boxe, e a turno i partecipanti devono entrare in acqua. Io resto nelle retrovie e mi metto a leggere una rivista, seduto su una di tante poltroncine di cinema intorno alla vasca, ed essendo un po' distante non sento quello che dicono le istruttrici. Però vedo che a turno i partecipanti indossano una gabbia anatomica, cioè una gabbia con la vaga forma di un giubbetto salvagente che circonda solo il busto ed è necessaria una tecnica particolare per entrarci, infilare le braccia e poi chiuderla con un complicato dispositivo munito di sicura. Con questa gabbia la gente galleggia e viene salvata da annegamento, squali, onde anomale, eccetera. Viene il mio turno e l'istruttrice mi dice di indossare la gabbia ma io protesto perché nessuno mi ha ancora detto come fare, e quello è un corso, ne hanno il dovere. Come conseguenza l'istruttrice mi dice di recarmi negli uffici della direzione per sistemare le cose. Io ci vado, ma...
[segue 2a parte]